In realtà il blog non è la mia forma di comunicazione ideale. La mia forma di comunicazione ideale è l'incisione su pietra.
Infatti io penso, rimugino, e quando alla fine ho qualcosa da dire è qualcosa di universale, di cui vorrei rimanesse traccia a uso di tutte le generazioni future.
O più semplicemente, faccio molta fatica a scrivere qualcosa, per cui dopo vorrei vivere di rendita indirizzando le persone a leggere sempre lo stesso testo, senza essere costretto ad inventare nuovi contenuti ogni volta.
Dunque ho scelto un blog su questa piattaforma per i seguenti motivi:
1- Mi permette di avere un account anonimo (vedi post precedente).
2- Un blog è forse il posto in rete dove i contenuti sono storicizzati e facilmente consultabili per più tempo, rispetto alle alternative quali Facebook, G+, Twitter, ecc.
3- Esiste una funzionalità "esporta", così quando i server di Blogger.com si spegneranno, o la rete internet diventerà obsoleta, potrò esportare tutti i contenuti su una piattaforma più moderna... oppure spendere qualche risorsa per inciderli integralmente su lastre di granito.
Da tutto questo ne consegue che dovrei seguire alcuni criteri quando scrivo sul blog. Devo resistere se mi viene la voglia di commentare il fatto di cronaca del giorno, oppure dirvi in quale posto sto facendo una gita. Dovrei pubblicare solo concetti maturi e ragionati e non semplici impressioni a caldo. Altrimenti uso Twitter, o gli altri social network effimeri. Vedremo se riuscirò sempre a tenere fede a questo proposito.
P.S. il mio account (quello anonimo) su Twitter è @fineasestesso
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